Cliente/Agenzia: Alessandro Cadoni Personali
Scatto dello spremiagrumi commercializzato ALESSI su sfondo grigio
Dal Sito ALESSI:
Tra i primi progetti di Starck per Alessi, concepiti nella seconda metà degli anni '80 (con l'orologio da parete Walter Wayle II, il bollitore Hot Bertaa e il grande colander Max le Chinois). Ottimo esempio della nostra pratica aziendale di mediatori artistici nelle zone a più alta turbolenza del Possibile Creativo (è la sua risposta al nostro preciso briefing per un vassoio in acciaio inossidabile). Rimane insuperato nella capacità di generare discussioni intorno alla sua natura e al suo senso, anche grazie all'uso spregiudicato di quello che i semiologi definiscono il velo decorativo destinato a ricoprire inesorabilmente, anche se di solito in modo meno evidente, ogni oggetto creato dall'uomo. Per farsi una ragione della sua esistenza è forse indispensabile riferirsi alle teorie di Leroy-Gourham, il quale considera determinante la nozione di approssimazione funzionale, con la quale indica il fatto che esiste sempre una certa libertà nell'interpretazione dei rapporti tra Forma e Funzione: è proprio da questo continuo gioco tra Forma e Funzione che viene a crearsi quel velo decorativo citato sopra, che Floch considera come la manifestazione delle dimensioni mitica e estetica dell'oggetto, così come a suo tempo definite da Greimas. Oltre a essere lo spremiagrumi più controverso del secolo XX è diventato anche una delle icone del design degli anni '90, e continua a essere uno degli oggetti più provocatoriamente intelligenti del catalogo Alessi.
Designer: Starck Philippe